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Barriere architettoniche

Rappresentano una delle sfide più urgenti dell’architettura contemporanea

Il superamento delle barriere architettoniche è una delle sfide più urgenti dell’architettura contemporanea. Si tratta di un aspetto che coinvolge non solo la progettazione edilizia e urbana, ma anche il diritto alla mobilità e alla partecipazione di tutte le persone alla vita sociale, in piena autonomia.

Con questo termine si indicano tutti quegli ostacoli fisici che impediscono o limitano il movimento, in particolare delle persone con disabilità motoria o sensoriale, temporanea o permanente.

Esistono tre principali tipologie:

  • Barriere urbane: ostacoli come marciapiedi senza rampe, scale, sottopassaggi o attraversamenti non attrezzati.

  • Barriere di localizzazione: disagi legati alla distanza o all’urbanistica, che rendono difficile l’accesso ai luoghi di lavoro, casa o servizi.

  • Barriere percettive: ostacoli che compromettono la comprensione di segnali o ambienti, ad esempio per chi ha disabilità visive o uditive.

  • Legge 118/1971: la prima normativa che ha previsto l’eliminazione delle barriere negli edifici pubblici o aperti al pubblico.

  • Legge 13/1989: stabilisce le modalità per garantire l’accessibilità agli ambienti, pubblici e privati.

Nonostante queste norme, molte città italiane presentano ancora numerose criticità in termini di accesso, sicurezza e autonomia per tutti.

  • Accessibilità
    È la possibilità per chi ha capacità motoria o sensoriale ridotta di raggiungere, entrare e utilizzare agevolmente uno spazio in sicurezza.

  • Visitabilità
    Consiste nell’opportunità per una persona con disabilità di entrare, muoversi negli spazi di relazione (come il soggiorno) e utilizzare almeno un servizio igienico.

  • Adattabilità
    Riguarda la modificabilità nel tempo di uno spazio, con interventi poco invasivi e non troppo costosi, per renderlo pienamente fruibile anche a chi ha disabilità motorie o sensoriali.

Un edificio è adattabile se può essere adeguato senza alterare la struttura portante o gli impianti comuni.

Ogni nuova costruzione deve rispettare i requisiti minimi di accessibilità, e gli edifici esistenti devono essere adeguati in caso di ristrutturazione. Il progettista deve considerare:

  • Larghezza minima delle porte

  • Pendenza delle rampe

  • Spazio di rotazione per carrozzine

  • Dimensioni degli ascensori

  • Caratteristiche dei servizi igienici

  • Larghezza e sicurezza delle scale

Progettare senza barriere significa costruire spazi inclusivi, funzionali e rispettosi della dignità e delle esigenze di tutti.